Rendi golosa e sorprendente la festa del papà 2022: ordina il suo piatto preferito

Quante notti insonni avrà passato affinché tu potessi addormentarti tranquillo e quanti pannolini avrà imparato a cambiare? Per non parlare della pazienza che ha avuto nelle situazioni più drammatiche, a volte non proprio mostrando il giusto aplomb. Ah, il papà! Una figura mitologica, metà impassibile capobranco e metà imperterrito bambino. Un giorno, è pronto a reggerti il gioco e a coalizzarsi con te contro la mamma e, il giorno dopo, sbraita senza posa perché dice che non hai abbastanza pazienza nello spiegargli per la centesima volta come si invia un’immagine su WhatsApp. Del resto, è umano e, nella sua imperfezione, tenta di fare il meglio che può, spesso e volentieri riuscendo a cavare dal buco un risultato non proprio da buttare.

Per ripagarlo di tutto quello che ha fatto – e sicuramente continuerà a fare, visto che non si smette mai di essere padre –, non basterebbe una vita. È vero anche che il 19 marzo non arriva senza un motivo e che dalla festa del papà non si scappa. Quindi, tieniti pronto ad essere travolto da una valanga di idee per un golosissimo ringraziamento, nei confronti del primo supereroe della storia.

Let’s get started!

Un piccolo fuoco d'artificio retto da una mano19 marzo, festa del papà e festa di San Giuseppe

La festa del nostro cavaliere senza macchia e senza paura – l’unico in grado di proteggerci dalle manie di pulizia della mamma la domenica mattina – coincide con il riconoscimento di un’altra figura molto importante, soprattutto nella religione cristiana. Stiamo parlando di San Giuseppe, anche lui padre ma di Gesù.
Facendo un piccolo calcolo, hai tre motivi per darti alla pazza gioia il 19 marzo:

  • se sei un padre;
  • se non lo sei ma ti chiami Giuseppe;
  • se lo sei e ti chiami pure Giuseppe.

Aggiungiamo un quarto motivo valido, anzi validissimo: perché ti va. È vero che c’è un motivo se la festa è dedicata a una figura in particolare. Questo non implica, però, che tu non possa approfittare della distesa di dolci creati per l’occasione in pasticceria e tornare a casa con un vassoio di meravigliose zeppole di San Giuseppe fritte con cui addolcire il tuo umore.

Celebriamo la festa del papà da adulti 

Ricordi quando all’asilo, per il giorno del 19 marzo, le maestre ti aiutavano a imparare una filastrocca per il papà, che poi non vedevi l’ora di ripetere al babbo prima o dopo pranzo quando tornava dal lavoro? Filastrocca – comprensibilmente – non molto riuscita, ma pronta ad essere accolta con un gran sorriso e con molta emozione.

Ora che sei cresciuto, forse non te la senti di osare con la poesia. Per questo, esistono alternative più concrete che possono fare la felicità non solo del papà ma anche del resto della famiglia. Per esempio, potresti appoggiarti a un servizio di consegna a domicilio per ordinare il pranzo della vita, quello che proprio non sapresti mai mettere in piedi con le tue mani ma che al tuo papà piacerebbe assai – assaissimo.

Cosa mangiare il giorno della festa di San Giuseppe

Esiste forse modo migliore di esprimere i propri sentimenti se non con il cibo? Dolce o salato, tradizionale o becero da fast food, va bene qualsiasi pietanza purché cucinata – pardon, ordinata – con amore. Puoi sbizzarrirti come preferisci, optando per un pranzo o una cena. Addirittura, potresti pensare di ricorrere al servizio delivery per colazione e, perché no, per merenda. Pensa a un bombolone alla crema ricoperto di zucchero a velo e a un cappuccino appena fatto che arrivano comodamente a casa tua; ma anche a una vaschetta di gelato al pistacchio che si materializza d’un tratto sul tavolo della cucina. Niente male, eh?!

Ora, siamo consapevoli di averti messo fame, però non è soddisfare le tue voglie il punto della questione. Prova, invece, a focalizzarti su ciò che piace al tuo papà. Riesci a ricordarne i gusti o, magari, l’ultima volta che ti ha detto “ho proprio voglia di mangiare quella cosa lì”? Spremi le meningi forte forte. Noi, intanto, ti proponiamo una sfilza di alternative niente male da cui prendere spunto.

Cibo indiano per una notte d’Oriente

Un set di stoviglie indiane dorate con, in primo piano, un recipiente con pollo tandooriSì, ne siamo consapevoli. La festa di San Giuseppe è una festa solenne e molto tradizionale, per cui molte delle pietanze con cui sei stato abituato a vivere questa giornata hanno il sapore antico del passato. Pur ossequiosi della somma esperienza delle nonne in fatto di cucina, siamo anche del parere che un pizzico di pepe non possa far male… e nemmeno un po’ di curcuma, o di curry, o di coriandolo.

La cucina indiana è una delle più saporite al mondo, saporita ma anche delicata. Non stiamo infatti parlando del grasso che cola da hamburger e bacon né dei fritti che più fritti non si può d’America. Un modo di trattare gli alimenti, quello indiano, che fa uso di molte spezie con un uso sapiente che il resto delle cucine può solo invidiare.

Parliamo dei samosa di verdure e di carne, del pollo tandoori, del garlic naan e del chole bhatura. Potremmo andare avanti all’infinito. Tutto questo per dirti che il cibo indiano sa riservare sorprese graditissime e che la festa del papà potrebbe colorarsi di nuovi sapori.

Hamburger no, burger vegani sì

Fermo, fermo, fermo! Non correre subito alle conclusioni, perché ti assicuro che corri il rischio di sbagliare. A dispetto delle credenze popolari, il cibo vegano non è triste e insapore. Anzi, molti locali hanno dimostrato quante e quali alternative esistano al consumo di carne e derivati animali. In questo modo, a giovarne saranno sia la tua salute che il tuo umore e il tuo palato.

Stupire il tuo papà con un burger vegano potrebbe essere una bella idea, se ci pensi, specie se è un amante dei sapori freschi. Sulla vostra tavola non mancheranno hummus, salsa guacamole, patatine fritte, edamame, contorni di verdure miste al forno o fritte – magari anche una bella tempura. Peraltro, se il tuo babbo sta tentando di riguardarsi un po’ e ha in vista un controllo delle analisi del sangue, potrebbe fargli bene optare per una scelta vegetale. Pieno di vitamine in arrivo!

Una fetta di pizza, anzi no, di pinsa

La pizza è buona e va bene per qualsiasi momento della giornata, dalla colazione allo spuntino di mezzanotte. Ci piace in qualsiasi modo: semplice, stracondita, napoletana, croccante, perfino surgelata all’occorrenza. Una variante che merita di essere di-vo-ra-ta senza nemmeno rivolgere la parola all’altro commensale è la pinsa romana, il nuovo piatto preferito di tuo padre – e pure di San Giuseppe.

Se non la conosce ancora, faglielo conoscere tu. Servizio delivery, occhiolino al fattorino e taaaaac. Cena a sorpresa per il tuo paparino! Ah, sai una cosa? La pinsa è meno calorica della pizza normale. Quindi… è lecito mangiarne di più. O così ci pare.

I dolci fanno bene, soprattutto ai papà a tempo pieno

Soddisfatto dal piatto principale e da qualche antipasto sfizioso, il tuo babbo sarà sicuramente satollo nel corpo e nello spirito. Avrà capito l’impegno che hai messo nell’organizzare tutto con le tue forze e nell’allestire una tavola con i fiocchi per far sì che, proprio il 19 marzo, si accorgesse dell’importanza che riveste per te.

Okay. L’ospite d’onore è felice, ma vale la pena giocare di presunzione e provare a renderlo ancora più felice. Del resto, c’è una ragione se per la festa di San Giuseppe i dolci si sprecano e la gente non riesce a smettere di mettere le mani in pasta. Terminare il pasto con un dessert è imperativo.

I dessert tipici della festa di San Giuseppe

Un piatto di zeppole ripiene di crema e ricoperte di zucchero a veloDicevamo prima che forse li hai già sentiti nominare. Se la tua memoria avesse bisogno di essere rinfrescata, citeremo alcuni dolci che ti faranno ricordare quanto fosse bello entrare nel panificio sotto casa o nella vecchia pasticceria di paese con la manina stretta in quella della mamma e le narici invase dal profumo dei dolci da forno.

Le abbiamo già menzionate più e più volte perché sono le indiscusse regine della festa del papà dal punto di vista gastronomico. Le torte, i bignè, le crostate impallidiscono al solo sentirle nominare e tremano con l’avvicinarsi del 19 marzo, consapevoli che saranno irrimediabilmente messi in secondo piano. Parliamo delle zeppole di San Giuseppe.

Le zeppole di San Giuseppe sono una super coccola per il palato e possono essere sia al forno che fritte. Prova a capire cosa vorrebbe dire mangiare una bellissima nuvoletta di pasta choux a forma di ciambellina, riempita con una delicatissima crema pasticcera al limone e, infine, spolverata di zucchero. In cima, una lucida ciliegia candita che spicca sulla crema per dire a chiunque poggi il suo sguardo su di essa “Lo sai anche tu che vuoi mangiarci”. Una cosa per cui il tuo cuore non è pronto? Lo zeppolone, un nome e una garanzia.

Aggiungiamo ora alla tavola le raviole di San Giuseppe. Proprio così, caro il nostro lettore! Lo sapevi che il raviolo avesse una moglie, la raviola, e che fosse un dolce tipico della festa di San Giuseppe?! Queste fanciulle sono cotte al forno, hanno la forma di una mezzaluna e sono piene di mostarda bolognese. ‘Non voglio mica la luna’ è proprio un mito da sfatare. In questo caso la luna (mezza!), non solo puoi mangiarla ma anche regalarla.

Infine, è il momento di nominare lo sfincione di San Giuseppe. Dolce tipicamente siciliano, insostituibile per un fine pasto da coma glicemico. Il nome della bomba ad orologeria deriva dall’arabo e significa ‘spugna’ proprio per indicare la morbidezza dell’impasto. Il segreto della loro sofficità? La frittura, elementare Watson. Una palla fritta ricoperta di ricotta, precedentemente mischiata allo zucchero e alle gocce di cioccolato. E, visto che siamo in Sicilia, una pioggia di granella di pistacchio e qualche altro frutto candito non possono mancare. Insomma, se trovi una pasticceria siciliana che fa consegna a domicilio, DEVI ordinarne un vassoio per il tuo papà.

Il 19 marzo appartiene a tutti, papà e non

Di amori, una donna può viverne tanti nella vita, ma nessuno eguaglierà mai quello che la lega a suo padre; così come un ragazzo guarderà sempre al padre come al suo punto di riferimento. È vero che il rapporto con i genitori può essere complicato e, a volte, può anche arrivare a un punto di rottura, ma lo è altrettanto considerare che per quell’amore vale la pena combattere.

Una precisazione, comunque, è d’obbligo a questo punto. Quando parliamo di papà, non facciamo riferimento a un legame biologico, di sangue. È papà chi si prende cura di te ed è sempre pronto a proteggerti, a salvarti, a farti sentire al sicuro nei momenti peggiori della tua vita. È papà chi ama senza riserve la sua piccola o il suo piccolo. Sei papà, ad esempio, anche se ami incondizionatamente il tuo cane o il tuo gatto e, sì, meriti di essere festeggiato.

Noi crediamo nello sdoganamento delle vecchie credenze e nell’abbattimento dei limiti. Quindi, ci teniamo a dirti che puoi festeggiare anche se ti sembra che, un papà, non l’hai mai avuto. Il 19 marzo ti appartiene e il food lover che è in te non aspetta che di essere assecondato.

A tutti quelli che diventeranno papà, infine, ci sentiamo di dire che sarà una grande avventura e di ricordarsi sempre, sempre, che le migliori decisioni si prendono con la pancia piena.


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