I segreti dell’app di food delivery Tadan raccontati ai microfoni di Radio Italia Cinque da Giuseppe Paradiso e Marco Zeo
Quando l’idea di Tadan è sbocciata nella mente dei soci fondatori e, poi, nel 2020 si è concretizzata nella fondazione della società, l’obiettivo principale che sarebbe stato perseguito negli anni a venire era già chiaro: distinguersi dalla concorrenza. Con la stessa nitidezza, si è delineato il modo – o sarebbe più opportuno dire che si sarebbero delineati i modi – per raggiungere questo ambizioso traguardo.
È fieri di una simile consapevolezza che Giuseppe Paradiso e Marco Zeo, rispettivamente socio fondatore e account manager della società Tadan s.r.l., hanno raggiunto i microfoni di Radi
o Italia Cinque e si sono raccontati durante il segmento Story Time. Un’intervista, questa, che ha l’obiettivo di presentare il progetto della food delivery app toscana più chic del mome
nto e di renderla più vicina al pubblico dei food lovers, come i tadanisti amano chiamare i propri clienti.
Perché, in effetti, chi ordina su Tadan non può essere nient’altro che un amante sfegatato del buon cibo nelle sue più comode declinazioni: apri l’app, scegli il ristorante, fai il tuo ordine e la consegna a domicilio farà il resto. Il tutto per merito del rider di rosa vestito che si assicurerà di portare l’ordine a casa in un battibaleno. Anzi no. In un Tadan!
Come nasce il servizio delivery Tadan?
La risposta arriva direttamente dalle parole di Giuseppe Paradiso, che ci spiega come il progetto della food delivery app sia imputabile a 6 soci e a un lavoro di ideazione antecedente all’anno di effettiva fondazione, il 2020. L’impegno sinergico di 2 società – una società di sviluppo web e un’agenzia di comunicazione e marketing, facenti capo ai soci – è ciò che consente il lancio di Tadan in pieno lockdown.
Il punto di partenza è nientepopodimeno che Pisa, la città della famosa torre pendente, ma non il punto di arrivo. Le ambiziose mire di Paradiso e degli altri soci portano presto la Tadan s.r.l. a espandersi su altre città del territorio toscano: Livorno, Firenze, Pontedera e Lucca. L’auspicio? Travalicare i confini della Toscana e raggiungere presto anche altre regioni d’Italia.
Del resto, se di buon cibo stiamo parlando, partire dalla patria dei salumi, della focaccia, del ragù di cinghiale, della pappa al pomodoro e di sua maestà la fiorentina segna senz’altro un buon inizio. Non che Tadan sia un servizio di consegna a domicilio unicamente di cucina nostrana, beninteso. Anzi, sull’app di food delivery rosa è possibile trovare un’offerta che spazia dalla cucina orientale alla cucina americana per tornare in un salto alla cucina italiana. E, allora, via agli ordini a domicilio di:
- spaghetti di soia con verdure, riso alla cantonese, gyoza alla piastra e anatra alla pechinese;
- hamburger con bacon e patatine fritte;
- ramen giapponese, sushi giapponese, tempura di verdure;
- mutton korma, samosa di carne, naan all’aglio;
- pizza napoletana con mozzarella di bufala campana.
E qual è la storia dietro la scelta del nome Tadan?
La scelta del nome Tadan per l’app di food delivery, come ci raccontano Giuseppe Paradiso e Marzo Zeo durante l’intervista, è frutto di un’approfondita attività di ricerca ad opera dell’agenzia di marketing e comunicazione. L’idea è quella di generare nel cliente una sensazione di sorpresa e aspettativa.
Quando il rider raggiunge il luogo in cui si trova la persona che ha effettuato l’ordine di cibo a domicilio, infatti, la prima cosa che dovrà rispondere al tipico “chi è?” sarà “Tadan”. È un modo per strappare un sorriso e per ricordare che la felicità sta nelle piccole cose.
Quali sono i fattori che contraddistinguono Tadan?
Nel mondo della competizione, dove tutti sono alla costante ricerca di un modo politically correct per emulare l’altro, non è semplice ritagliarsi uno spazio di mercato e trovare la maniera di distinguersi dai concorrenti. Ciò non significa che sia impossibile e, nel corso dell’intervista, Marco Zeo ha voluto puntualizzarlo ponendo l’accento sulle caratteristiche che più identificano Tadan.
Gli esercenti come partner, non come numeri
«Gli esercenti che si affidano a noi sanno di affidarsi innanzitutto a un’attività locale, che è uno dei nostri punti di forza. […] Ritrovano in noi dei veri e propri partner, con i quali studiare anche strategie sinergiche per aumentare le proprie vendite» racconta Marco Zeo ai microfoni di Radio Italia Cinque con una certa fierezza.
Già, perché per Tadan gli esercenti non solo soltanto numeri, ma partner con cui stringere dei veri e propri rapporti di collaborazione che siano reciprocamente giovevoli. Del resto, solo se l’esercente è contento e sente che la sua presenza sulla piattaforma ha un ritorno, la piattaforma stessa ne trarrà un vantaggio – dato proprio dalla permanenza di quel locale sull’app. In caso contrario, il rischio è che la relazione diventi prima passiva e, poi, arrivi inevitabilmente a una naturale interruzione.
Questo è proprio l’outcome che Tadan desidera evitare e, per riuscirci, si assicura di stringere legami che comportino la creazione di una rete fitta e solida alla base del servizio di food delivery. Soltanto così è auspicabile il mantenimento di questi rapporti nel tempo.
Eticità: “i lavoratori vanno rispettati”
«Già dal primo giorno, noi abbiamo detto “i lavoratori vanno rispettati”. Sappiamo e conosciamo storie di rider che per ripiego, per necessità, per un momento della vita hanno bisogno di fare questo lavoro perché è il primo che trovano […] Abbiamo lavorato con Regione Toscana e con il sindacato Nidil Cgil affinché noi potessimo essere addirittura i primi a firmare un accordo con un sindacato per equiparare il nostro trattamento a quello di un dipendente.»
È così che Giuseppe Paradiso espone il suo modo di intendere il concetto di eticità, quando interrogato in merito davanti ai microfoni di Radio Italia Cinque. Spiega così che, in un momento storico in cui il lavoro del fattorino è sinonimo di sfruttamento e incertezza, Tadan ha scientemente deciso di sostituire a queste parola uno schema di sicurezze e rispetto.
Insomma, sì alla previdenza sociale, sì alla paga oraria, no al cottimo.
Perché scegliere Tadan tra i servizi di food delivery?
Le ragioni potrebbero essere tante per alcuni, poche per altri. Estremamente valide per taluni, scarsamente convincenti per talaltri. La verità è che il mondo è bello perché è vario e che non esiste una verità universalmente riconosciuta che possa convincere tutti quanti.
Ciò che possiamo dirti è quali sono i motivi che, secondo noi, costituiscono i punti di forza del nostro servizio di consegna a domicilio. Gli stessi che potrebbero darti un nuovo punto di vista nella scelta tra le app di food delivery, la prossima volta che pensi di effettuare un ordine di cibo online.
In particolare, Tadan:
- offre una vasta scelta di ristoranti a domicilio presso i quali ordinare;
- ha un’interfaccia semplice, che consente di fare ordini online in modo rapido;
- ha a cuore i suoi esercenti e li tratta come partner, non come numeri;
- si prende cura dei suoi rider e offre loro ogni tutela legale;
- quando arriverà il fattorino sotto casa, al tuo “chi è” risponderà “Tadan”.
Non rinunciare al meglio, quando puoi avere tutto in un Tadan.
Commenti recenti