Il meglio di Saint Patrick’s Day a casa tua tra birra, lepricani e tanto cibo
Immagina di essere in un Paese che non è il tuo e di festeggiare una ricorrenza che non appartiene al tuo bagaglio culturale. Sei circondato da colori, musica, cibo e da buonissima birra. L’unica espressione che ti viene in mente per descrivere ciò che stai vivendo è “te vuoi fa’ la baldoria“. I festeggiamenti durano più di un giorno e non c’è una sola ragione che ti succerisca di non buttarti nella mischia. Di cosa stiamo parlando? Dell’ineguagliabile giorno di San Patrizio, che ha luogo nella ridente e verdissima Irlanda.
Certo, non è che devi essere per forza tra i colli irlandesi per concederti lo sfizio di festeggiare e sentirti un po’ parte dell’atmosfera san patriziana. Ormai da tempo, la globalizzazione ha sdoganato il mito del “devi essere per forza nel luogo d’origine per goderti qualcosa”. Così, se è vero che si attuano in Italia repliche dell’Oktoberfest, lo stesso si può dire del Saint Patrick’s Day. Ad esempio, sai che negli anni passati la Torre di Pisa è stata tinta di verde proprio in onore di questa peculiare giornata?
Tutto questo per dire che il 17 marzo si avvicina e che non ti conviene farti trovare impreparato. Munisciti di boccale, trifoglio e cilindro verde da lepricano e dacci dentro!
La festa di San Patrizio… Di chi?!
Partiamo con le nozioni di base: chi è Patrizio? Be’, tieni a mente questo nome perché è proprio per nientepopodimeno che il patrono d’Irlanda che il 17 marzo apre le porte a una sfilza di celebrazioni di verde vestite. Il rilievo assunto da questa figura religiosa è legato al contributo che egli diede, in qualità di vescovo del Paese, per favorire l’avvento del cristianesimo in questa terra.
Attorno alla figura del santo, peraltro, gravitano diverse leggende che si sono trasformate nel tempo anche in dei modi di dire. Ad esempio, è usanza tra gli irlandesi dire “essere come il purgatorio di San Patrizio”, a indicare un impegno interminabile e sfiancante nella sua durata. Per dovere di cronaca, sappi che il purgatorio di San Patrizio esiste davvero, si trova in Irlanda (ovviamente!) nei pressi di Lough Derg e rappresenta il luogo presso il quale il santo incitava i cristiani a raccogliersi in preghiera.
A tutto questo, aggiungiamo che il 17 marzo è anche la festa della Repubblica irlandese e scopriamo, così, che in Irlanda non hanno solo uno ma ben due motivi per festeggiare lungamente e in grande.
I simboli del Saint Patrick’s Day
Ce ne sono di cose belle da vedere in Irlanda, ma durante il Paddy’s Day di più. Uno degli elementi identificativi della festa, ad esempio, è il trifoglio irlandese, cui l’Irlanda è legata da un senso di gratitudine e affinità sia per il colore che per la forma. In proposito, infatti, si sostiene che San Patrizio spiegasse il concetto di trinità tramite questo fiore, ragion per cui durante i festeggiamenti il Paese si tinge di verde. Tutto diventa verde, ma proprio tutto tutto: monumenti, fiumi o anche impianti sciistici.
Accanto al trifoglio irlandese, fa la sua apparizione una figura che siamo certi tu abbia visto e il cui nome ti suonerà da subito familiare: il lepricano. Forse, lo identifichi meglio se lo chiamiamo gnomo irlandese. Quale che sia il nome a te più congeniale, sappi che, se mai dovessi trovarti in Irlanda il 17 marzo, è più che sicuro che ti imbatterai in una caterva di questi omini. Nella loro divisa color verde, con tanto di cappello e barba rossa, sono pronti – anzi prontissimi – a calpestare la terra del loro amato Paese e a farsi portatori della loro fierissima identità nazionale.
E che ne è del contesto? Fiotti di musica e colori, costumi tra i più disparati e trucchi magnifici. A questo, prova ad accostare rappresentazioni teatrali e carri con gruppi di musicisti e ballerini, nonché un’immensa parata multicolor che mira a stupire e a mostrare con fierezza a chiunque possa ammirarla cosa significhi per un irlandese essere irlandese.
Ogni esperienza diventa ancora più bella con la pancia piena
Di bella è bella e di interessante è interessante, ma parliamo di cose serie: cosa si mangia il giorno della festa di San Patrizio? È chiaro che trovare i piatti tipici della bella Irlanda in Italia sia pressoché impossibile, a meno che non si abbia la fortuna di conoscere un pub irlandese o un ristorante specializzato in questa tipologia di cucina. È più facile, invece, improvvisare e dedicare un pensiero ai nostri amici lepricani, festeggiando alla nostra maniera.
Questo significa che possiamo fare qualche adattamento per sentirci un po’ di più irlandesi e meno italiani, iniziando proprio dal cibo. Come? Ci pensiamo noi a darti la giusta ispirazione.
- Pancake – In Irlanda, si chiama boxty potato ed è letteralmente un piatto a base di pancake e purea di patate da gustare a colazione o a cena. Fai il pieno di carboidrati, su!
- Full Irish Breakfast – Il tuo stomaco potrebbe non essere pronto a questo tripudio di cibo, eppure la colazione irlandese merita di essere provata almeno una volta nella vita. Sul piatto, troverai uova, bacon, salsicce, pudding e pane tostato. Pancia mia fatti capanna!
- Hambuger e patatine – Sono ovunque, ovunque. Non sarà un piatto nato in Irlanda, ma è di sicuro largamente consumato dagli abitanti dell’isola. Scegli il più succulento e godurioso che ti viene in mente e affondaci la faccia finché la salsa non ti cola dal mento come il sangue nei meggiori film di vampiri.
Come vedi, basta poco per travalicare i confini italiani e immergersi da capo a piè nel clima festoso del Saint Patrick’s Day. Peraltro, hai una doppia fortuna grazie alla globalizzazione e alle costanti innovazioni in ambito tecnologico: se sei troppo stanco per muoverti da casa – visto che, del resto, il 17 marzo cade di giovedì quest’anno – puoi ordinare cibo online affidandoti ai servizi di consegna domicilio. Vedrai apparire un rider vestito da lepricano (lasciaci sognare!!!) pronto a consegnarti una box piena di cibo fumante.
Il giorno di San Patrizio si mangia, ma soprattutto si beve
Come direbbe un saggio “mangiare senza bere è come seminare quando non c’è la pioggia” e, carissimo amico, sotto questo aspetto gli irlandesi sono dei maestri, addirittura dei cultori dell’arte del bere. Il riferimento è chiaro e non stiamo azzardando a definire il soggetto di questo paragrafo come la co-protagonista della festa di San Patrizio: stiamo parlando della birra scura irlandese, che deve necessariamente scorrere in fiumi incommensurabili sotto il tintinnio dei boccali stracolmi durante il Paddy’s Day.
La birra irlandese è il perfetto accompagnamento per questa giornata, il modo migliore per avvicinarci tutti quanti e unirci sotto il potere del trifoglio.
Non solo birra irlandese
La birra, lo sanno tutti, va sorseggiata così com’è – au naturel, per dirla alla francese – a maggior ragione se sei in Irlanda e stai guardando una delle parate più significative dell’anno. Se, però, il sapore della birra non dovesse essere di tuo gradimento (cosa che speriamo non sia vera), c’è sempre l’alternativa: il sidro irlandese. Si tratta di una bevanda ottenuta dalla fermentazione alcolica di mele, pere, mele cotogne e nespole. Viene rigorosamente versato nella pinta e si serve ghiacciato. Una pausa rinfrescante dopo una giornata di bagordi è cosa buona e giusta.
Le declinazioni della birra in teglia
Se la sola idea di una bella birra scura irlandese, sorseggiata insieme ad un pranzo ricco, ti fa già sentire meglio, allora l’idea di un pranzo realizzato con la birra come ingrediente ti farà raggiungere l’olimpo. Già, perché in Irlanda la sanno lunga e questa bevanda hanno imparato a usarla nei modi più disparati. Da qui, la selezione di pietanze che abbiamo deciso di portare alla tua attenzione, giusto per farti salivare un altro pochino.
Iniziamo subito con un piatto capace di allietare la pausa pranzo, dopo una lunga passeggiata o una sfiancante giornata di lavoro. Parliamo del Guinness Stew, lo spezzatino alla Guinnes. Lo stufato irlandese è fatto con carne d’agnello cotta nella cipolla, carote, patate, vari aromi e soprattutto la guinness beer, la regina indiscussa. Riesci a immaginare quanto morbida e saporita diventi la carne, dopo essere rimasta a macerare per ore e ore nella birra?
Noi sì e l’Irlanda anche, ed è per questo che viene posto un degno concorrente allo spezzatino: la shepherd’s pie (o torta del pastore). Si tratta di un pasticcio di carne di agnello, o manzo, che riposa su un dolce e accogliente soffritto di carote, cipolle, rosmarino e aromi. La carne viene lungamente cotta nella nostra fedelissima birra irlandese e viene poi coperta da patate lesse o purè. Insomma, signori, potremmo anche chiuderla qui…
… Però, ci teniamo ad addolcire il tutto con un dessert, anche questo preparato con l’immancabile apporto della regina della festa. Presentiamo la Guinness cake, una torta al cioccolato alla birra scura, un tripudio di avvolgente cacao reso speziato dalle note della birra. Per non farci mancare proprio nulla, la torta ha una glassa al burro e si può trovare nella versione a più strati (la versione suprema).
Senza birra ma da provare comunque, è il superclassico irish soda bread, il pane irlandese. La sua caratteristica è la lievitazione senza lievito ma con il bicarbonato di sodio. Con questo tipo di pane si creano diverse combinazioni, come per esempio un sandwich con uno strato di patate croccanti nel mezzo. Ecco, se dovessimo descrivere la felicità, è proprio al gusto scrocchiarello di questo panino che faremmo riferimento!
Paddy’s Day contro la tristezza
Paddy’s Day, Paddy’s Day, all the sadness goes away! È proprio il caso di dire che siamo fortunati ad avere l’opportunità di sentirci più vicini il 17 marzo e di unirci da lontano alle tradizioni dei nostri amici d’Irlanda. Non possiamo che ringraziarli per la ventata di spensieratezza e colore che sono in grado di portare nella nostra vita, ma soprattutto per offrirci una buona scusa per mettere in pausa la dieta a base di vellutata e gallette di riso.
Ora, che tu sia un tipo spassoso di quelli che hanno già messo il costume da lepricano nel carrello di Amazon o che tu sia una persona moderata e preferisca ordinare cibo online per gustarlo davanti a “Un amore di testimone”, va bene comunque.
Alla fin fine, l’importante è portare a casa tua un po’ di Irlanda. Potrai non conoscere tutte le tradizioni del suo popolo e tutti i miracoli che ha fatto San Patrizio, ma puoi essere aperto alla multiculturalità. E, in fondo, è questo il senso delle celebrazioni che assumono carattere mondiale: ricordarci che le diversità non sono ostacoli ma occasioni per arricchirci. E per mangiare, claro.
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